CONFIDIMPRESE FVG E CONFIDI ARTIGIANI E PMI TRIESTE: VIA ALLA FUSIONE

Bolzonello: “Il mondo dell’artigianato sta fornendo le risposte che ci attendevamo”

Trieste, 12 settembre. Il cappello della “sala multimediale” del palazzo della Regione in piazza Unità d’Italia a Trieste e la presenza del Vicepresidente della Giunta regionale, nonché assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello rappresentano il viatico migliore per sancire la nascita del Confidi più dimensionato che opererà in Friuli Venezia Giulia. Confidimprese FVG e Confidi Artigiani e PMI di Trieste si fondono, infatti, in un unico soggetto che dal 1° gennaio del prossimo anno – data ufficiale di inizio dell’attività del nuovo Confidi – annovererà la bellezza di 12 mila 500 imprese socie per un volume di affidamenti garantiti superiore ai 340 milioni di euro. Dopo l’approvazione del progetto di fusione da parte dei due Consigli di amministrazione, si terranno tra il 30 settembre e il 13 ottobre le Assemblee straordinarie dei due enti che sanciranno il definitivo via libera all’operazione.

La nuova fusione, voluta e approvata dai due Confidi artigiani, segue quella operata alcuni anni fa tra Pordenone e Udine, con l’obiettivo di semplificare il numero degli operatori – come richiesto anche più volte dalla Regione - e migliorare sempre di più la qualità dei servizi offerti alla imprese socie. I Confidi, come noto, concedono garanzie in virtù delle commissioni versate dai soci e, soprattutto, dei conferimenti decisi dalla Regione e fondamentali per continuare ad assicurare buoni livelli di mutualità. Confidimprese FVG e Confidi Artigiani e PMI di Trieste operano sul territorio friulano e giuliano da oltre 35 anni operando a favore di tutte le categorie di imprese,  oltre che a livello di concessione di garanzie qualificate, anche come assistenza finanziaria per i prestiti più idonei e vantaggiosi.

Fusione. “Nei mesi scorsi abbiamo dato seguito alla positiva collaborazione maturata in seno al Raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) che gestisce in Regione il Fondo comunitario per garanzie sull'innovazione dove abbiamo riscontrato con il Confidi giuliano un’identità di vedute e di obiettivi futuri che ci permetteranno di costituire, insieme, un Confidi ancora più forte ed efficiente”. Parola di Roberto Vicentini, presidente di Confidimprese FVG nello spiegare le motivazioni profonde dell’unione. Una fusione che, tra l’altro, ricaccia nel passato più profondo ogni possibile polemica campanilistica. “Le nostre imprese non guardano certamente – ha continuato Vicentini – a battaglie dell’altro secolo, ma ci chiedono di fornire servizi efficienti e ci misurano sul grado di risposte che siamo in grado di dare, non sulla base della Provincia di residenza”. Una serie di concetti, ribaditi anche dal numero uno di Confidi Artigiani e PMI di Trieste, Dario Bruni. “L'ottima esperienza maturata in seno all'RTI – ha spiegato - e il buon feeling da tempo esistente con Confidimprese hanno rappresentato il cemento fondamentale per questa unione. Ormai viviamo in tempi di continui cambiamenti: non era possibile restare statici. Abbiamo valutato con grande attenzione questo passaggio e ritenuto giusto diventare protagonisti attivi del cambiamento, non subirlo. Da gennaio anche la provincia di Trieste potrà contare sulla presenza di un confidi vigilato che offre garanzie “pesanti” alle banche. La reciproca stima con il presidente Vicentini, poi, ha senz'altro agevolato questo percorso che si concluderà a dicembre con la firma dell'atto di fusione”.

Operatività. Il nuovo Confidi opererà con sedi dislocate nei capoluoghi di Pordenone, Trieste e Udine, per mantenere ed assicurare quel radicamento territoriale che rappresenta da sempre uno dei principali punti di forza di un Confidi. Il consorzio è convenzionato con tutte le banche operanti in Regione e garantisce tutte le linee di credito offrendo due filoni di servizi interconnessi tra loro:

  • concessione di garanzia qualificata, gradita alle banche perché consente non soltanto di calmierare il rischio, ma anche di ridurre gli assorbimenti patrimoniali che le stesse devono mantenere a copertura degli impieghi
  • assistenza finanziaria per individuare, insieme agli imprenditori, le esigenze di credito e selezionare gli affidamenti e i finanziamenti maggiormente idonei e alle migliori condizioni di tasso

Futuro. Dal 1° gennaio 2015, dunque, il sistema dei Confidi del Fvg diventerà soggetto, come richiesto anche dall’amministrazione regionale, di un’ulteriore semplificazione. Ma per il futuro sia Vicentini che Bruni si augurano che la Regione continui a manifestare la propria vicinanza ad un mondo che, molto spesso, veste i panni di vero e proprio ammortizzatore sociale delle aziende. Pur in presenza dei conosciuti limiti imposti dal bilancio regionale, la Giunta ha sempre assistito i Confidi, considerandoli uno dei più importanti strumenti di indirizzo economico-creditizio posti al servizio delle imprese. Nell’anno in corso sono già stati inseriti a bilancio 7 milioni di euro per rafforzare il sistema e consentire ai Confidi di proseguire con successo nella loro attività. L’intervento pubblico è sempre importante, ma risulta indispensabile in congiunture negative che comportano forti sofferenze bancarie e, di conseguenza, ai Confidi stessi. “Speriamo, ma in cuor nostro ne siamo certi – ha spiegato Vicentini -, che la Regione continui a sostenere il mondo dei Confidi che operano virtuosamente a favore delle imprese. I nostri enti contribuiscono in misura elevata a sostenere le aziende del territorio salvaguardando contemporaneamente i posti di lavoro. Vorremmo, inoltre, che la giunta proseguisse – come già convenuto - nel percorso di semplificazione del Fondo regionale di garanzia, per facilitarne e snellire l’accesso”. È dello stesso avviso anche Bruni. “La situazione economica – ha spiegato - in cui operiamo noi e le aziende del Fvg è, come tutti possono riscontrare, ancora molto delicata. L’accesso al credito resta sempre difficile per quelle imprese, e sono evidentemente molte in periodi di congiuntura, che presentano qualche segnale di debolezza. Le sofferenze bancarie, che si riverberano di conseguenza per noi, rimangono elevate. I Confidi restano un baluardo a supporto delle imprese. Un baluardo tanto più forte quanto più è sostenuto dalla Regione”.

 

Confidimprese FVG

CONFIDI ARTIGIANI E PMI TRIESTE

Totale fusione

Soci

10.823

1.574

12.397

Affidamenti garantiti

297,5 milioni

46,5 milioni

344 milioni

Bolzonello. Il plauso più sentito, e corale, a questa fusione è arrivato dal vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello. “Sono questi i momenti che danno un senso al lavoro di anni – ha spiegato – e ai due Confidi va il mio più sincero ringraziamento per il lavoro svolto. Sin dal giorno del mio insediamento ho sottolineato come il sistema Confidi sia realmente indispensabile all’economia di questa Regione. Lo ha dimostrato in questi anni così difficili, e potrà farlo ancora di più in futuro se saprà proseguire in azioni come quella che oggi porta a compimento. E cioè una capacità di guardare più lontano unendo strumenti e pesi oltre a una capacità di discernere all’interno delle Pmi del Fvg. Oggi il sistema dei Confidi è quanto di più veloce ci possa essere dal punto di vista dell’ottenimento delle garanzie: nel senso che tiene assieme l’impresa più strutturata con quella meno, dando una possibilità a tutti di riuscire ad ottenere un po’ più di credito. Al di là di ogni parola, la realtà dice che il mondo artigiano lancia, oggi, un messaggio chiaro, preciso e positivo a tutto il sistema Confidi e alle imprese dalla nostra Regione”.