Otto Confidi insieme per combattere la crisi

PORDENONE - Combattere la crisi economica: un obiettivo sostenuto dagli otto Confidi riuniti nel Raggruppamento temporaneo d’impresa (Rti), competitività e sviluppo del Friuli Venezia Giulia, che hanno organizzato ieri, alla Camera di commercio di Pordenone, un convegno intitolato “Un progetto per agevolare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese che investono nell’innovazione”. Ricerca e internazionalizzazione sono le vie principali per raggiungere un futuro di crescita e sviluppo. Rti ha lo scopo di gestire il Fondo di garanzia sull’innovazione del Fesr 2007-2013 (Fondo europeo di sviluppo regionale). In tutto si tratta di 22 milioni di euro, che potranno garantire, grazie ai Confidi, operazioni fino a 110 milioni. Il fondo è operativo dal primo dicembre 2011. L’assessore regionale alle Attività produttive Federica Seganti ha spiegato: «Abbiamo creato un sistema efficiente di accesso al credito. Il processo era difficoltoso come comprensione ed era percepito come poco trasparente e burocratizzato. Abbiamo ottenuto una semplicità di domanda e una velocità di risposta». E ancora: «Abbiamo sostenuto – ha detto l’assessore - le esportazioni, perché chi innova esporta e viceversa. Solo nel 2011 sono stati concessi 350 contributi (di cui 114 per artigiani e 30 per i servizi) per un totale di 71 milioni di euro». I 22 milioni messi a disposizione dal Fondo europeo di sviluppo regionale sono così suddivisi: 5.390.000 per la quota Fesr; 11.550.000 per la quota statale e 5.060.000 per la quota regionale. Rti unisce Confidimprese FVG, Confidi artigiani; Pmi, Confidi e Congafi di Trieste, Confidi Gorizia, Confidi Pordenone, Confidi Friuli e Neafidi. «Per la prima volta si sono riuniti», ha sottolineato Giovanni Battista Gregoris, presidente di Rti. «Abbiamo fatto una scelta coraggiosa e lungimirante – ha detto il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani –, bisogna andare oltre le appartenenze particolari». Si è invece affidato a una metafora il giornalista di Radio 24 Sebastiano Barisoni, affermando: «Chiedere se si può uscire dalla crisi sarebbe come domandarsi se si può restare sempre bambini. La risposta è che non si torna indietro». Il presidente della Cciaa di Pordenone ha, poi, detto: «Il primo trimestre del 2012 non sarà positivo». Il presidente della Provincia di Pordenone, Alessandro Ciriani, invece, ha sostenuto: «Bisogna riequilibrare i rapporti tra il sistema bancario e delle imprese». I Confidi, in tutto, associano 26.000 imprese. Ieri, è stato presentato anche un esempio di innovazione, realizzato dall’azienda Sedidi Dodici, che ha ideato lo Smart Clot, apparecchio impiegato nell’ambito della prevenzione degli infarti, in collaborazione con il Cro di Aviano. Presente anche la professoressa di economia, Maria Rosita Cagnina, dell’Università di Udine. (a.s.)

Messaggero Veneto 16.02.2012