Dall'Ue 52 milioni alle imprese Fvg

di DOMENICO PECILE UDINE. Sono 52 i milioni di euro in arrivo dall’Unione europea per le imprese del Friuli Venezia Giulia dai Fondi strutturali della programmazione comunitaria, accessibili con bandi che saranno pubblicati dalla Regione a partire dal prossimo mese di dicembre. L’annuncio è dell’assessore regionale alle Attività produttive, Luca Ciriani, relatore ieri pomeriggio del convegno “Oltre la recessione verso la ripresa - misure anticrisi nella poltica industriale regionale”, tenutosi a palazzo Torriani, sede degli industriali della provincia di Udine. Di questi 52 milioni, 40 saranno destinati alle industrie, 7,5 al commercio e al tuesaimo e srvizi e 5 all’artigianato. «Facciamo “scivolare” i fondi comunitari - precisa il vicepresidente - sui capitoli delle leggi regionali, rifinanziandole. Aggiungeremo anche nostre risorse, ma i fondi comunitari sono strategici, tanto che potenzieremo il personale del servizio interessato». Insomma, una boccata di ossigeno per il bilancio della regione 2010 alle prese con minori entrate di 780 milioni. Ciriani, che ieri mattina ha avuto un vertice con il presidente della Regione, Renzo Tondo, proprio sui problemi legati alle difficoltà di bilancio, ha infatti ribadito che il taglio per le attività produttive si aggirerà attorno al 20%. Ma i 52 milioni in arrivo grazie ai fondi comunitari non è la sola buona notizia annunciata ieri pomeriggio. Va infatti registrata la firma sulla convenzioni tra Regione e banche locali (Bcc, CariFvg e Banca di Cividale) per lo sblocco del Fondo di garanzia e del Fondo smobilizzo credito, finanziati rispettivamente con 60 e 70 milioni dalla Regione all’interno della legge anti-crisi, che complessivamente, tra finanziamenti dei fondi di rotazione, garanzie dei CONFIDI e obbligazioni bancarie (i cosiddetti Savino-bond) ha messo in circolo 410 milioni di euro. Ciriani ha comunque tenuto a precisare che si tratta di fondi extra-bilancio e che dunque proprio per questo non andranno a intaccare il problema dell minori entrate di 280 milioni rispetto alla finanziaria dello scorso anno che – sono le parole dell’assessore – è già stata una manovra finanziaria all’insegna del contenimento della spesa». «Alle aziende regionali – prosegue Ciriani – offriamo una chance di accedere a fondi strutturali presentando domande e progetti alla Regione sulla base dei bandi comunitari. In sostanza facciamo scivolare, perché coerenti, i fondi comunitari sui capitoli delle leggi regionali, come la legge sull’innovazione, rifinanziandole. Aggiungeremo anche nostre risorse, ma i fondi comunitari diventano strategici, tanto che aggiungeremo personale al servizio che se ne occupa». In febbraio, precisa ancora Ciriani, è previsto pure un bando per fondi strutturali sul capo I della legge 4, la legge Bertossi, per circa 23 milioni di euro. Basteranno a contenere l’effetto dei tagli? Ciriani ritiene si possa salvaguardare il sistema. “Sulle percentuali precise, si vedrà, perché la finanziaria è in calendario a dicembre. Ma certo faremo anche noi una riduzione, ci sono dei sacrifici da fare, ma con un occhio di riguardo per gli strumenti apprezzati dalle aziende. Cercheremo di ridurre le spese non strategiche – ha aggiunto –; le spese di gestione, alcuni trasferimenti alle Cciaa, alle Ascom e anche al turismo».
MESSAGGERO VENETO 20/10/2009